O Gesù Crocifisso!
Aiutaci a portare la nostra croce
come Tu hai portato la Tua!
Ave Maria, piena di dolore, Gesù crocifisso è con Te, Tu sei degna di compassione tra le donne e degna di compassione è Gesù, il frutto del Tuo seno.
Santa Maria, Madre di Gesù Crocifisso, ottieni le lacrime per noi che abbiamo crocifisso Tuo Figlio, ora e nell’ora della nostra morte. Amen.
San Bonaventura
I. Gesù è condannato a morte.
O santa Madre dei dolori, imprimi nel mio povero cuore le ferite del mio dolce Salvatore.
Ci genuflettiamo davanti alla rappresentazione della stazione, dicendo:
Poi viene annunciata la stazione: Prima stazione... ecc...
Questa condanna crudele è rinnovata ancora ogni giorno, da tutti i peccatori della terra… Ahimè! Non sono forse anch’io tra questi infelici? Ho realmente e efficacemente chiesto la morte del mio Dio, ogni volta che ho commesso il peccato mortale… Ecco la causa delle abbondanti lacrime della nostra Madre nella Sua celestiale apparizione.
Oh Gesù! La Vostra carità è eterna e il Vostro Cuore è sempre aperto per riversare su di noi le Sue misericordie: degnateVi di darmi la contrizione di cui ho bisogno. E Voi, Madre d’amore, abbiate pietà del Vostro figliol prodigo e ottenetemi le lacrime di una sincera penitenza per piangere con Voi tutti i miei peccati.
II. Gesù prende la croce.
O santa Madre dei dolori, imprimi nel mio povero cuore le ferite del mio dolce Salvatore.
Ci genuflettiamo davanti alla rappresentazione della stazione, dicendo:
Poi viene annunciata la stazione: Prima stazione... ecc...
La croce è pesante e dolorosa, ma la moltitudine delle mie iniquità pesa sul Cuore di Gesù con un peso mille volte più doloroso e insopportabile. È lo stesso peso dei miei crimini che appesantisce il Suo braccio; è il pensiero affliggente delle mie ingratitudini che opprimeva qui il Cuore della mia tenera Madre.
Oh Gesù, Re di misericordia! Sostenetemi ancora un po’ di tempo affinché io possa, con il Vostro aiuto, riparare le ingiustizie della mia vita. Oh Cuore della più compassionevole delle Madri! Sostenete il Vostro figliol colpevole il tempo di fare penitenza.
III. Gesù cade la primera volta.
O santa Madre dei dolori, imprimi nel mio povero cuore le ferite del mio dolce Salvatore.
Ci genuflettiamo davanti alla rappresentazione della stazione, dicendo:
Poi viene annunciata la stazione: Prima stazione... ecc...
Gesù cade… Il Suo volto adorabile è nella polvere e la polvere si mescola al sangue che cola dalle piaghe della corona di spine… Egli Si rialza irriconoscibile. È lo stato in cui Lo riduce ancora in qualche modo l’orribile peccato di bestemmia di cui si lamenta così dolorosamente nostra Madre… Non l’ho forse commesso? Non ne sono stato testimone, senza rabbrividire e senza darmi alcuna pena per riparare l’offesa che fa alla gloria di Dio?
Oh Gesù, Re della gloria eterna! Siate lodato dagli Angeli del cielo e da tutta la Chiesa della terra, in riparazione di tanti oltraggi! Oh Madre! Questi oltraggi fanno sanguinare il Vostro cuore e scorrere le Vostre lacrime; che tutta la mia vita diventi una lode perpetua di Gesù, per la mia fedeltà ai Suoi divini comandamenti.
IV. Gesù incontra Sua Madre.
O santa Madre dei dolori, imprimi nel mio povero cuore le ferite del mio dolce Salvatore.
Ci genuflettiamo davanti alla rappresentazione della stazione, dicendo:
Poi viene annunciata la stazione: Prima stazione... ecc...
Gesù e Maria sono in presenza l’uno dell’altra, ma in quale stato e su quale cammino! Chi potrà dipingere l’eccesso della Loro sofferenza? Ahimè! In questi ultimi tempi, si è verificato in cielo un altro incontro tra Gesù e Sua Santa Madre. Maria Si è presentata al Suo Figlio, non più soffrendo per noi, ma irritato contro di noi per la moltitudine dei nostri peccati e il dolore di questa tenera Madre era grande ed estremo come sul cammino del Calvario.
Oh Gesù! RicordateVi della via dolorosa e delle angosce della Vostra Madre in quel giorno della Vostra Passione e, per amore di questa Vergine Immacolata, abbiate pietà di noi. E Voi, Madre incomparabile, non cessate di presentarVi al Vostro Figlio e di pregare per i Vostri cari figli.
V. Simone di Cirene aiuta Gesù a portare la croce.
O santa Madre dei dolori, imprimi nel mio povero cuore le ferite del mio dolce Salvatore.
Ci genuflettiamo davanti alla rappresentazione della stazione, dicendo:
Poi viene annunciata la stazione: Prima stazione... ecc...
Fu solo con la forza che Simon di Cirene portò la croce di Gesù. Eppure, questo dolcissimo Salvatore ha detto: «Se qualcuno vuole venire dopo di Me, porti la sua croce e Mi segua». Non per necessità, ma con amore, non con tristezza, ma con coraggio… La croce da portare è innanzitutto e soprattutto il castigo dovuto al peccato; sono le sofferenze dell’anima e del corpo, sono i mali pubblici e privati. Nostra Madre è venuta a ricordarcelo qui.
Oh Gesù! Che la Tua volontà misericordiosa si compia! Accetto tutto, ma che la prova e il castigo mi vengano dal Tuo Cuore, non dalla Tua giusta collera. E Voi, Maria, oh divina Consolatrice! Ottenetemi di sopportare con fede e persino con riconoscenza tutte le pene della vita.
VI. La Veronica asciuga il volto di Gesù.
O santa Madre dei dolori, imprimi nel mio povero cuore le ferite del mio dolce Salvatore.
Ci genuflettiamo davanti alla rappresentazione della stazione, dicendo:
Poi viene annunciata la stazione: Prima stazione... ecc...
Questa donna è il nostro modello. Quale dedizione! Quale coraggio! Quale intraprendenza! Ah! D’ora in poi, che la massima gloria di Gesù, il Suo onore davanti agli uomini, i Suoi divini interessi siano l’oggetto principale del nostro zelo, dei nostri lavori e dei nostri sacrifici. È così che faremo conoscere agli uomini le Sue amabilità e i Suoi incantevoli charmi, che consoleremo Sua Madre e che asciugheremo la fonte delle Sue lacrime.
Oh Gesù, splendore e bellezza dei cieli! Datemi, con la grazia di una perfetta conversione, lo zelo della Vostra gloria; oh Maria! oh incantevole Madre! Datemi l’ineffabile gioia di poter, con una vita santa, rispondere al Vostro amore per me e consolare il Vostro Cuore afflitto.
VII. Gesù cade la seconda volta.
O santa Madre dei dolori, imprimi nel mio povero cuore le ferite del mio dolce Salvatore.
Ci genuflettiamo davanti alla rappresentazione della stazione, dicendo:
Poi viene annunciata la stazione: Prima stazione... ecc...
Gesù ricade… Questo dolcissimo Salvatore mi ricorda qui le mie ricadute. Quante volte, infatti, Gli ho giurato un amore che chiamavo eterno! Ahimè! Un po’ dopo, tutto era dimenticato e preferivo nuovamente il peccato all’amore del Suo Cuore; e rinnovavo senza vergogna le sofferenze della mia tenera Madre e la facevo piangere di nuovo…
Oh Gesù! Per grazia, che la Vostra misericordia sia sempre più abbondante delle mie iniquità; le detesto, le deploro amaramente, ai Vostri piedi. Oh Maria! Sostenetemi sempre con la Vostra mano potente sull’abisso spaventoso della mia corruzione e della mia miseria.
VIII. Gesù incontra alcune donne piangenti.
O santa Madre dei dolori, imprimi nel mio povero cuore le ferite del mio dolce Salvatore.
Ci genuflettiamo davanti alla rappresentazione della stazione, dicendo:
Poi viene annunciata la stazione: Prima stazione... ecc...
Gesù dice loro: «Non piangete per Me, ma per voi e per i vostri figli», perché grandi calamità vi minacciano. La Passione di Gesù e la compassione di Maria e le lacrime di questa amata Madre su questa montagna, ci toccano e ci portano a piangere; ma che queste lacrime siano versate sui nostri peccati per lavarli e sui peccati del mondo per placare la collera divina. La contrizione, la penitenza, ecco il rimedio a tutti i nostri mali.
Oh Gesù! Fatemi comprendere il grande insegnamento che date a queste pie donne. Oh Maria! oh Dispensatrice delle grazie! degnaTe di comunicare al Vostro povero figlio lo spirito di penitenza e spargetelo su tutta la faccia della terra per rinnovarla.
IX. Gesù cade la terza volta.
O santa Madre dei dolori, imprimi nel mio povero cuore le ferite del mio dolce Salvatore.
Ci genuflettiamo davanti alla rappresentazione della stazione, dicendo:
Poi viene annunciata la stazione: Prima stazione... ecc...
La divina faccia di Gesù è ancora nella polvere… Perché questa terza caduta? Gesù vuole espiare l’ostinazione dei peccatori nel male. Oh mistero! È questo il segreto della malizia degli uomini che rivelava qui nostra Madre:
«Se il Mio popolo non vuole sottomettersi…» ed è questo pensiero che traeva dal Suo Cuore questa lamentazione: «Da quanto tempo soffro per voi!»
Oh Gesù, Carità eterna! Non abbandonate gli sfortunati peccatori. Moltiplicate, moltiplicate le Vostre misericordie; noi siamo l’opera delle Vostre mani e il prezzo di tutto il Vostro sangue… Oh Madre, oh potente Supplicante, oh perfetta Riparatrice, oh divina Riconciliatrice! Non cessaTe di pregare, di supplicare, di intercedere per noi.
X. Gesù viene spogliato.
O santa Madre dei dolori, imprimi nel mio povero cuore le ferite del mio dolce Salvatore.
Ci genuflettiamo davanti alla rappresentazione della stazione, dicendo:
Poi viene annunciata la stazione: Prima stazione... ecc...
Gesù spogliato!… Gesù abbeverato di fiele! Oh vanità, parure mondane, sensualità, immodestie, golosità, violazione volontaria del digiuno e dell’astinenza, mortificazioni di ogni specie, ecco la vostra opera! Vedete la vergogna dell’Agnello divino e il supplizio che Egli sopporta… Qui, nostra divina Madre non vi ha condannate e svergognate meno con le Sue parole, con il Suo austero abito, con il Suo dolore e con le Sue lacrime.
Oh Gesù, Re della purezza! Bruciate, tagliate… mortificate, purificate il mio cuore e i miei sensi. Che nell’anima e nel corpo la mortificazione sia la guardia dell’innocenza… E Voi, oh Regina dei cuori puri, Vergine senza pari! Copritemi con la Vostra protezione. Voglio assomigliarVi, voglio essere a ogni costo un figlio che portate nelle Vostre braccia, che porta i Vostri tratti.
XI. Gesù è inchiodato alla croce.
O santa Madre dei dolori, imprimi nel mio povero cuore le ferite del mio dolce Salvatore.
Ci genuflettiamo davanti alla rappresentazione della stazione, dicendo:
Poi viene annunciata la stazione: Prima stazione... ecc...
Le Sue due mani, i Suoi due piedi sono trafitti e inchiodati alla croce; la Sua testa porta la corona di spine; tutto il Suo corpo è coperto di piaghe ed è per me che Egli Si è ridotto a questa estremità. È il Suo amore per la mia salvezza che Lo ha spinto a un tale eccesso di sofferenze… Allo stesso tempo, Maria è davanti a Lui, in piedi; il Suo dolore non ha nome nella lingua degli uomini e per amore per noi, Ella acconsente alla morte del Suo Figlio.
Oh Gesù crocifisso! Sono a Te senza ritorno, voglio crocifiggere la mia carne con i suoi vizi; Ti consegno la mia anima con tutte le sue potenze… Oh Maria! In verità, avremo bello pregare, bello fare, mai potremo ricompensare la pena che avete preso per noi; ma rendete efficace il mio desiderio di renderVi amore per amore.
XII. Gesù muore sulla Croce per la nostra salvezza.
O santa Madre dei dolori, imprimi nel mio povero cuore le ferite del mio dolce Salvatore.
Ci genuflettiamo davanti alla rappresentazione della stazione, dicendo:
Poi viene annunciata la stazione: Prima stazione... ecc...
Gesù muore… Il Suo cuore è aperto dalla lancia; il Suo testamento ci è noto: l’Eucaristia ci è stata data e Maria è diventata nostra Madre. Il sacrificio è consumato, ma Gesù ha trovato, nelle risorse del Suo amore onnipotente, il segreto di perpetuarlo fino alla fine dei secoli e Colei che Egli ci ha dato per Madre è venuta qui a mostrarci che non invano porta questo nome.
Oh Gesù! Datemi di comprendere l’eccellenza del Santo Sacrificio della Messa e il rispetto che merita il giorno in cui ci obbligate a parteciparvi. Illuminate i poveri violatori del santo giorno della domenica: non sanno di quali beni si privano… E Voi, oh Maria, oh nostra vera Madre, oh nostra Regina, oh divina Messaggera di Gesù! Che il Vostro popolo ascolti la Vostra voce e che questo dolce Salvatore regni su tutte le anime redente.
XIII. Gesù viene deposto dalla croce e consegnato alla Sua Madre.
O santa Madre dei dolori, imprimi nel mio povero cuore le ferite del mio dolce Salvatore.
Ci genuflettiamo davanti alla rappresentazione della stazione, dicendo:
Poi viene annunciata la stazione: Prima stazione... ecc...
Gesù deposto dalla croce riposa nelle braccia della Sua Madre. Che spettacolo commovente! Che mistero di dolore e d’amore! Il corpo adorabile non poteva essere meglio collocato: Gesù e Maria non sono che uno. Né la vita, né la morte, né il tempo, né l’eternità possono rompere questa unione ineffabile. Non è forse questo l’insegnamento che questa tenera Madre ci dà nella Sua Apparizione, quando porta sul Suo Cuore l’immagine di Gesù crocifisso?
Oh Gesù! Unitevi me per sempre a Maria. È allora che la mia unione a Te sarà perfetta, perché è solo attraverso di Lei che Ti doni ai Tuoi Eletti e è in Lei che questa unione sublime si compie… E Voi, oh Unione delle anime, oh Maria, Madre di Gesù! Unitevi me, nel Vostro Cuore, a questo Re adorabile, il Vostro unico amore e il mio unico amore.
XIV. Gesù viene deposto nel sepolcro.
O santa Madre dei dolori, imprimi nel mio povero cuore le ferite del mio dolce Salvatore.
Ci genuflettiamo davanti alla rappresentazione della stazione, dicendo:
Poi viene annunciata la stazione: Prima stazione... ecc...
Il sepolcro, ecco il termine di ogni vita umana! Questo pensiero affligge la natura, ma la nostra fede ci mostra il cielo che si apre, lo stesso giorno della morte, davanti all’anima cristiana che ha seguito Gesù fino al Calvario. E la resurrezione di questo dolcissimo Salvatore è la garanzia sicura della nostra alla fine dei tempi. Maria, apparendo tutta risplendente della luce dei corpi resuscitati e salendo al cielo, qui stessa, verso questa croce viene a confermare la nostra consolante speranza.
Oh Gesù, mio vivente Redentore! So che risorgerò nell’ultimo giorno e ora spero nella Tua grazia in questo mondo e nella Tua gloria nell’altro. Oh Maria, mia vita, mia dolcezza, mia speranza! Riceverai, all’ora della mia morte, lo spero dalla Tua misericordia, l’anima del Tuo caro figlio nelle Tue braccia materne. Amen.
Per le intenzioni del Padre della Cristianità: